1) La spiaggia di Masua
La spiaggia di Masua non è tra le distese più lunghe del Sud Sardegna ma è una meta molto ambita, soprattutto dalle famiglie in quanto è una località balneare ideale per i bambini piccoli. La spiaggia è ben riparata dai venti, il fondale è basso, l’acqua cristallina e la sabbia fine e bianca. Nuotare nelle acque di Masua e praticare snorkeling è un piacere poiché sembra di farlo in una piscina naturale per quanto il suo fondale è trasparente.
Il vecchio molo, posizionato alla sua destra, assicura un po’ di divertimento per i più piccoli, adolescenti e adulti. Masua è anche una meta apprezzata per gli appassionati di tutti i tipi di pesca. Oltre la spiaggia principale, dove sono presenti dei servizi come un punto ristoro, noleggio gommoni, sdraie e ombrelloni, alla sua sinistra c’è un’altra piccola spiaggia e anche da questo punto si può ammirare uno dei monumenti naturali più spettacolari della Sardegna se non del Mediterraneo: il Pan di Zucchero.
Forse non lo sapevi ma, dalla spiaggia di Masua, è possibile visitare la Grotta Azzurra, dove si può ammirare la Sardegna scolpita su roccia dalla natura. Sicuramente sul web hai visto qualche scatto meravigliosa. Conosciuta anche come Grotta Sardegna è situata a poco meno di mezzo miglio di nord ovest del Pan di Zucchero. Ben riparata, la grotta è facilmente raggiungibile con un piccolo gommone a motore o in canoa.
2) Il Pan di Zucchero
Concali su Terràinu è il suo nome in sardo, il nome attuale deriva dalla somiglianza con il famoso Pão de Açúcar della baia di Rio de Janeiro. Composto da calcare cambrico, ha una superficie di 0,03 km² e un’altezza di 133 metri, con i quali viene classificato il faraglione più alto d’Italia (e non il più alto d’Europa come molti pensano). Un’erosione marina ha causato la serarazione dello scoglio dalla terra ferma. Un modo molto suggestivo per raggiungerlo e avere conferma della sua grande bellezza è utilizzando il Kayak, oltre che a bordo di una barca privata o a noleggio.
Per gli appassionati di arrampicata, il faraglione del Pan di Zucchero è una meta molto ricercata. Infatti, con una guida specializzata e la giusta attrezzatura è possibile raggiungere la parte superiore del monumento naturale arrampicandosi sulle sue pareti rocciose. Da qua, inutile dirlo, la vista è mozzafiato. Ben visibili sono i suoi ‘fratelli minori’, due detti s’Agusteri e il Morto, il più meridionale. Mentre, sulla costa rocciosa si affaccia l’ingresso posteriore del sito minerario Porto Flavia.
3) Porto Flavia
Porto Flavia è una galleria mineraria unica al mondo. Pur essendo un sito minerario non si trattava di una miniera ma di un porto d’imbarco del materiale estratto dalle miniere vicine.
Fu progettato dall’Ingegner Cesare Vecelli e realizzato in soli due anni, dal 1922 al 1924. Il sito minerario prese il nome della primogenita del progettista e fu realizzata scavando nella montagna calcarea due gallerie sovrapposte.
La galleria superiore veniva utilizzata per caricare i silos, mentre quella inferiore serviva per trasportare il minerale che sarebbe stato imbarcato direttamente nella stiva dei piroscafi per poi essere trasportato sull’Isola di San Pietro.
Se sei un appassionato di storia mineraria puoi leggere il mio articolo Le miniere nel Sulcis Iglesiente: una storia millenaria.
Oggi, Porto Flavia, è divenuto un sito turistico molto conosciuto e apprezzato. Durante la visita guidata, oltre vedere la galleria è possibile ammirare un panorama mozzafiato che si mostra in tutta la sua bellezza. Il protagonista del quadro è sempre lui: il Pan di Zucchero.
4) Il Belvedere di Nebida
Una volta arrivato nel centro di Nebida parcheggia la macchina e cammina verso il Belvedere di Nebida. Iniziando dalla parte destra vedrai tante case posizionate sulle verdi colline che si affacciano direttamente sul mare. Lungo la panoramica “il Belvedere di Nebida” si possono ammirare 5 faraglioni: Scoglio il Morto, Scoglio di Portu Nebida detto anche “il veliero”, i due faraglioni S’Agusteri e, infine, sua Maestà il Pan di Zucchero. Da qua ho potuto ammirare i tramonti più belli, per questo ti consiglio di recarti al belvedere all’ora del tramonto.
5) La Laveria Lamarmora
Nella parte bassa, affacciata sul mare, si erge la Laveria Lamarmora, realizzata nel 1897. Al suo interno venivano lavorati materiali come il piombo e lo zinco. L’intero complesso cadde in disuso nella metà degli anni ’30.
Ormai in completo stato di abbandono, è ugualmente un luogo molto trafficato da studiosi, turisti o fotografi. Prima di recarti, però, voglio informarti del fatto che per raggiungere la vecchia laveria bisogna scendere (e poi salire) circa 300 scalini.
Io sono scesa diverse volte ma preferisco ammirarla dall’alto! 😝
Certo è che, vista dall’alto o dal basso, la laveria si differenzia da altri edifici storici per lo scenario in cui è avvolta.
Se hai intenzione di visitare Nebida spero che il mio articolo ti sia stato utile per non perdere tappe importanti del tuo viaggio.
Una volta vista la località di Nebida, ti consiglio di visitare anche Tratalias Vecchia, Buggerru e Fluminimaggiore.
E se stai cercando un luogo dove dormire nel Sulcis-Iglesiente ti consiglio La Villa I Mandorli oppure La Residenza Su Prelau.
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