Bolotana

Bolotana è un borgo italiano che si trova nel bel mezzo della Sardegna. Il centro abitato sorge su una collina ed è circondato da incantevoli foreste. Tra quelle che ho avuto modo di visitare posso nominare Mularza Noa e Badde Salighes, le quali sono ricche di sorgenti.

Il piccolo borgo di Bolotana (un tempo Golòthana) fa parte della provincia di Nuoro e la storia la rende protagonista fin dai tempi della preistoria. Percorrendo le strade di campagna è molto facile imbattersi fra i tanti nuraghi custoditi nel tempo dalla natura e arrivati fino ad oggi quasi intatti.

Una volta giunti sul posto è stato difficile per me non innamorarmi della sua folta vegetazione, degli usi e costumi locali e della gentilezza che contraddistingue la gente del posto.

Che cosa vedere a Bolotana

Badde Salighes

La foresta di Badde Salighes

e il borgo ottocentesco

Badde Salighes è un vero gioiello del patrimonio forestale sardo. Il nome deriva da “valle dei salici”, lasciando intendere che forse questo luogo, un tempo, fosse ricco di salici.

Per raggiungere la località del Marghine si deve percorrere la 131 fino al 155esimo chilometro e imboccare la strada provinciale 17 in direzione Bolotana.

Questa località è diventata famosa anche grazie a un personaggio di importanza storica Benjamin Piercy. Fu lui a scegliere Badde Salighes per costruire la sua residenza. Piercy diede un’impronta particolare a questo luogo sia grazie a dei rinnovamenti che diedero una spinta all’agricoltura locale, sia piantando diverse specie vegetali provenienti da ogni parte del mondo.

All’interno del parco è possibile trovare: abeti, calocedri e cedri. Alcune specie botaniche crescono spontaneamente in questo territorio; altre invece sono l’eredità lasciata dall’ingegnere, esemplari rarissimi quasi unici.

Villa Piercy

Villa Piercy e il giardino botanico

e la storia di Benjamin Piercy

Villa Piercy si trova nel bel mezzo della foresta di Badde Salighes.

Villa Piercy è circondata da delle case, un tempo abitate dai numerosi dipendenti dell’ingegnere Piercy. Ancora prima di entrare nella villa, abbiamo camminato per osservare ognuna di queste casette, molto ordinate e curate, fino ad arrivare all’ex caserma dei carabinieri a cavallo, con annessa scuderia. Oggi divenuta una struttura ricettiva abbandonata a se stessa, forse in attesa di ristrutturazione.

Le abitazioni mi hanno ricordato le dwellings irlandesi, sia per la grandezza, la struttura che per la posizione. Possiamo dire che le abitazioni, insieme alla villa formano un piccolo borgo in mezzo alla foresta e in Irlanda era facile imbattermi in contesti simili.

Questo però non dovrebbe stupirmi. In fondo la volontà dell’Ingegnere scozzese è stata quella di costruire una villa in stile inglese. La villa ricorda sia un castello medioevale che un cottage inglese. Anche se questa villa è molto più piccola di quelle che ho visitato in Irlanda, rimane molto simile alle residenze ottocentesche inglesi presenti in Irlanda.

Ora ti starai chiedendo: ma chi era Benjamin Piercy? Un ingegnere gallese, chiamato in Sardegna per la costruzione della rete ferroviaria dell’isola. Una volta arrivato in Sardegna, scelse la località di Badde Salighes per costruire la sua residenza in Sardegna.

Piercy si trasferì in questa villa con la sua famiglia per coordinare meglio i lavori sull’isola.

Come ho accennato, parliamo di una villa in stile inglese, costruita tra il 1870 e 1882 sulle direttive dello stesso Benjamin Piercy.

Un tempo, in questa villa, si viveva un’atmosfera lussuosa, venivano organizzate feste e cene ove vi partecipava l’alta società inglese e italiana. Nei dintorni, oltre che delle feste, si parlava spesso anche del suo grande giardino.

Un giardino in stile inglese che si sviluppa su una superficie di quattro ettari. Piercy dai suoi viaggi internazionali portava sempre con sé una nuova specie vegetale da piantare sul suo giardino. Così, all’interno del parco, oltre ai lecci, castagni, agrifogli è facile imbattersi nel cedro dell’Himalaya, il calocedro, il bosso sempreverde o l’abete di Spagna.

In una parte del giardino, a breve distanza dalla villa, si trova una piscina, anch’essa circondata dagli alberi.

Un’altra eredità lasciata dal Piercy fu una moderna azienda agricola, dove lavorarono numerosi dipendenti che alloggiavano, con le loro famiglie, nei borghi di Badde Salighes e Padru Mannu. In quest’ultimo si trovava un caseificio, dove si producevano prodotti che venivano spedite a Cagliari grazie al trasporto ferroviario.

Alcuni degli scatti che puoi visionare nella galleria in basso, sono stati pubblicati sui miei profili social e in molti mi hanno fatto notare che la villa sembra in disuso. Approfitto di questo articolo per chiarire che no, Villa Piercy non è abbandonata ma lo è stato per tanti anni.

Restaurata nel 2010, Villa Piercy è oggi accudita da una cooperativa e si può accedere tramite visita guidata durante i fine settimana e i festivi.

Cascata di Mularza Noa

La Cascata di Mularza Noa e il Parco Pabude

Uno dei parchi più belli della Sardegna

A Bolotana abbondano le località panoramicamente e naturalisticamente interessanti. In particolare sono rimasta affascinata dal Parco Pabude, dove si trova la cascata di Mularza Noa.

La cascata di Mularza Noa è tra le più famose in Sardegna, situata in un’altitudine di oltre 700 metri. La cascata invece è alta circa 18 metri ed è alimentata dal fiume Riu Biralotta (o Ortachis).

Il Parco Pabude si trova all’interno della località di Mularza Noa ed è un parco comunale noto per essere molto bello dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. Una volta dentro ne ho avuto conferma, camminare in quel parco in una fredda giornata di gennaio ci ha regalato un’atmosfera unica. Un luogo che si distingue da tutti gli altri che ho avuto modo di visitare sia in Sardegna che altrove.

All’interno del Parco Pabude ci abitano diverse specie come: il cinghiale, la volpe, la pernice sarda, la lepre sarda, il falco pellegrino e altri.

La giornata era grigia, questo ha reso lo scenario molto suggestivo ma spero di poter raggiungere il parco in una giornata di primavera. Siamo arrivati lì in macchina, parcheggiando l’auto poco distante dalla cascata. Avrei preferito camminare lungo il parco e raggiungere la cascata a piedi ma portando con noi un bimbo piccolo abbiamo deciso di utilizzare l’auto. Ci siamo assicurati di chiudere il cancello in legno sia in entrata che in uscita poiché un cartello posto all’entrata del parco chiede gentilmente di tenerlo chiuso.

Sicuramente è una meta consigliata, spero di poterci tornare presto durante la bella stagione e percorrere la strada a piedi con un adeguato abbigliamento.

Dove dormire e mangiare a Bolotana

Hotel Ristorante Badde Rosa

Hotel Ristorante Badde Rosa

Qua ti puoi sentire come in famiglia

Io e la mia famiglia abbiamo deciso di alloggiare nell’Hotel Ristorante Badde Rosa che si trova nella località di Manadorzu, a Bolotana (NU).

L’Hotel è composto da 53 camere, l’interno è ben curato e all’esterno si trova un grande giardino. Durante la nostra breve permanenza, ho girato un po’ ma non credo di essere riuscita a vedere tutta la struttura.

Si tratta di una struttura molto grande, gestita da persone davvero cordiali e a modo. Appena entrati ci siamo sentiti subito a casa e, nonostante, lo scarso preavviso e ritardo, ci hanno accolto nella sala da pranzo con un sostanzioso pranzetto.

Mai avrei immaginato piatti così abbondanti e squisiti. Piatti semplici e preparati tenendo fede alla tradizione locale, apprezzati sia da noi che da nostro figlio Tommaso che ha solo due anni.

La camera matrimoniale era confortevole, calda e dotata di tutto ciò che poteva esserci utile durante la permanenza all’interno della struttura.

Il personale è stato con noi molto gentile e paziente e per questo mi sento di raccomandarlo per chi ha intenzione di trascorrere qualche notte da queste parti o di prenotare nel loro ristorante.

Sfogliando le fotografie della galleria qua sotto potrai vedere tu stesso alcuni dei piatti tipici della ricca tradizione isolana.

Da Bolotana siamo arrivati fino al borgo di Burgos, oltre al centro abitato abbiamo visitato il castello e il Museo dei Castelli. Ne parlo in questo articolo!