Digital Strategy Research: che cos’è e perché è importante
Quando si parla di Digital Strategy Research si sta facendo riferimento al processo di raccolta dati e
a uno studio preliminare. Questa fase deve avvenire prima di iniziare a impostare un piano di Digital Marketing.
Le attività condotte in fase di ricerca servono per mettere le basi di quello che diventerà una strategia di marketing digitale vincente. Solo dopo questo lavoro potrai definire quelli che sono gli obiettivi, i canali social in cui la tua attività deve essere presente, i contenuti digitali su cui lavorare, il budget da investire per le campagne pubblicitarie online e così via.
Lo scopo della Digital Strategy Research è quello di imparare il più possibile sulla presenza del proprio prodotto o servizio sul web, su quello che gli utenti dicono o si aspettano di avere. Inoltre, conoscere le parole chiave utilizzate sia dai possibili clienti che dai propri competitor per posizionarsi sui motori di ricerca aiuterà a intuire la giusta strategia di marketing da applicare online.
Spesso mi capita di iniziare dei lavori con dei clienti presenti online da diverso tempo che non conoscono l’identità dei loro potenziali clienti. Altri, conoscono uno o due competitor, che attraverso una ricerca più dettagliata si rivelano competitor indiretti. Su queste basi, è chiaro che in questi casi la strategia di digital marketing viene attuata per ipotesi, a sentimento.
Sia chiaro, la ricerca preliminare non vuole affermare che si sbaglia ma deve mettere le fondamenta per il raggiungimento di quelli che sono i tuoi obiettivi. Grazie alla Digital Strategy Research si inizierà a imparare di più sulle persone realmente interessate ai tuoi prodotti o servizi e la strategia di marketing non sarà più basata su delle mere ipotesi ma si potrà iniziare a parlare di intuizioni.
6 passi per creare una Digital Strategy Research efficace
Nel marketing è sempre bene lavorare con metodo, anche la Digital Strategy Research ne richiede uno. Di seguito elenco i punti che devono essere smarcati durante la ricerca e raccolta dei dati. Al contrario di quanto uno possa pensare, questo ti aiuterà a perdere meno tempo e di eseguire la ricerca nel modo corretto.
- Research Mapping: creare una mappa concettuale consente di identificare tutti i punti da inserire nella Digital Research Strategy, evitando di dimenticare dati importanti.
- Channel Analytics: questa è la fase dedicata alla raccolta dati. In questo caso si fa riferimento agli andamenti sui canali digitali in cui si è presenti (social e sito web);
- Audience Research: studiare il proprio target di riferimento aiuta a identificarlo e permette di comprendere meglio come raggiungerlo;
- Keyword Research: la ricerca delle parole chiave è un lavoro molto dispersivo ma utile per sapere come gli utenti cercano un determinato marchio, bene o servizio.
- Social Listening: l’ascolto sociale, come dice la definizione, significa mettersi all’ascolto e osservare ciò che dicono le persone sul tuo marchio, prodotti o servizi;
- Competitor Research: oltre che capire chi sono i tuoi competitor, questa fase consente di sapere che cosa pensano le persone dei tuoi competitor, in quali canali web sono presenti e se hanno in attivo delle ads.
1. RESEARCH MAPPING
Creare una mappa concettuale è utile soprattutto per le realtà complesse dove i canali in cui sono presenti sono tanti, così come il target di riferimento e i prodotti e servizi. Questo consente di ricordare tutti i punti da analizzare e di leggere i dati correttamente a fine ricerca.
2. CHANNEL ANALYTICS
In questa fase è doveroso raccogliere e studiare tutti i dati del sito web (traffico, ritorno dei visitatori, metriche e conversioni). Grazie a queste analisi si può comprendere meglio se il sito web viene raggiunto tramite i motori di ricerca o grazie ai canali social. Allo stesso tempo è importante comprendere quali pagine vengono viste più frequentemente, il tempo in cui un utente rimane mediamente e quali dispositivi utilizza per navigare sul tuo sito web.
3. AUDIENCE RESEARCH
Lo studio sul pubblico di riferimento consente di comprendere gli interessi, i canali utilizzati, dove vivono e la loro età. Tutto ciò è utile per creare dei contenuti di marketing interessanti per i propri potenziali clienti – con la probabilità che questi condividano il contenuto e di conseguenza si possa raggiungere un traffico in modo organico. Inoltre, questa ricerca serve per rendere le campagne di marketing a pagamento efficaci – evitando di perdere soldi per delle advertising che puntano a un pubblico disinteressato.
4. KEYWORD RESEARCH
Fare una ricerca preliminare delle parole chiave è una buona abitudine. Si inizia a comprendere come gli utenti, possibili acquirenti, cercano il tuo marchio e/o prodotto e servizio sui motori di ricerca. Inoltre, bisogna analizzare con quali parole e frasi vengono raggiunti i propri competitor. Tutto ciò si può fare in due modi: utilizzando il motore di ricerca, magari navigando in modalità “ignoto”; oppure usufruendo degli strumenti professionali gratuiti o a pagamento.
5. SOCIAL LISTENING
Leggere, osservare o ascoltare ciò che i clienti dicono del tuo marchio, prodotto o servizio è un ottimo modo per migliorare la reputazione online. Conoscere aspettative, bisogni o sogni che un cliente riserva nei confronti del brand aiuta a porre rimedio dove si sta sbagliando (es. un prodotto difettoso). In altri casi, si possono soddisfare esigenze a cui non si aveva pensato, magari creando un prodotto o servizio non ancora esistente (es. un utente che racconta apertamente che cosa vorrebbe avere dalla tua azienda). Anche in questo caso possiamo : tramite la ricerca manuale (più lenta ma economica) oppure utilizzando dei programmi a pagamento (più costosa ma veloce).
6. COMPETITOR RESEARCH
Prima di tutto è importante capire chi sono i reali competitor. Mi è capitato di parlare con dei clienti, proprietari di un e-commerce, che definivano Amazon un loro competitor diretto. Ovviamente non era così. Oltre a questo, conoscere in quali canali online è presente la concorrenza, quali sono i loro volumi, testare il loro sito web, venire a conoscenza della loro strategia di comunicazione online aiuta a migliorarsi. Studiando la concorrenza si può imparare tanto, soprattutto si può evitare di fare gli stessi errori fatti dalla concorrenza. Il tutto deve essere osservato con obiettività, senza pensare che sia superiore o inferiore alla tua attività.
A chi serve la Digital Strategy Research?
In conclusione, posso dire che la Digital Strategy Research è un processo utile sia per le attività che hanno già una presenza online sia per chi deve ancora iniziare.
Probabilmente la domanda per chi fa parte della seconda categoria sorge spontanea: se non ho un sito web, non sono ancora presente sui canali social, non ho una nicchia di contatti da analizzare devo comunque svolgere una ricerca preliminare? La risposta è: ovviamente sì!
Capire come viene cercato il prodotto o servizio che andrai a vendere, chi sono i tuoi competitor, quanta richiesta c’è sul tuo bene e/o servizio è un ottimo modo per gettare le fondamenta a un piano di digital marketing solido ed efficace.