Lavorare da casa con figli piccoli è una sfida enorme, soprattutto per mamme freelance e mamme con partita IVA, che devono gestire il proprio tempo in autonomia senza poter contare su ferie pagate o congedi di maternità strutturati. Smart working con bambini significa dover conciliare riunioni, scadenze e clienti con le esigenze dei più piccoli, tra poppate, capricci e malattie improvvise.
Nel mio percorso di mamma e libera professionista, ho dovuto trovare strategie efficaci per lavorare senza perdere completamente la sanità mentale. In questo articolo voglio condividere i consigli che mi hanno aiutata a lavorare da casa con figli piccoli, mantenendo la produttività (o almeno, provandoci!) e senza sentirmi in colpa.
1) Iscrivere i bambini all’asilo il prima possibile
Questo è il primo passo fondamentale per poter lavorare in modo serio e continuativo. Se possibile, scegliete un asilo nido o una scuola dell’infanzia vicino a casa: in caso di emergenza, potrete essere lì in pochi minuti senza perdere troppo tempo.
Il lavoro da casa va considerato con la stessa serietà di un lavoro in ufficio: avere momenti di concentrazione e tranquillità è essenziale. Detto questo, ci saranno situazioni in cui i bambini non potranno essere a scuola, come:
- Malattie improvvise (e succede più spesso di quanto immaginiate!).
- Chiusure per festività scolastiche.
- Scioperi o imprevisti dell’ultimo minuto.
Ecco perché serve un piano B!
2) Costruire una rete di supporto
Quando possibile, affidarsi a partner, nonni, baby sitter o amici per occuparsi dei bambini nelle ore lavorative più intense. Lavorare da casa con bambini senza un aiuto esterno può essere molto complicato, soprattutto nei giorni di emergenza.
Anche se avete l’asilo, ci saranno periodi in cui i bambini si ammalano o le scuole chiudono. Per questo è utile avere una persona di fiducia su cui contare in caso di bisogno, magari una baby sitter disponibile anche per poche ore.
3) Creare una routine strutturata
Impostare una routine aiuta sia noi che i nostri figli. Stabilire orari fissi per il lavoro e per il tempo da dedicare a loro crea un ambiente prevedibile e rassicurante.
Un trucco utile? Creare un calendario visivo, con disegni o adesivi, per mostrare ai bambini quando è il momento del lavoro e quando sarà il loro turno. Questo aiuta a ridurre le interruzioni continue!
4) Allestire uno spazio di lavoro dedicato
Avere una postazione fissa aiuta a separare mentalmente il lavoro dalla vita domestica. Anche se i bambini sono piccoli, spiegare loro che “quando la mamma è alla scrivania, sta lavorando” può aiutare a ridurre le distrazioni.
Ovviamente, non funziona sempre! Ci sono giornate in cui dovrete trovare compromessi, come gestire compiti urgenti promettendo un’attività insieme subito dopo. “Prima finisco, prima gioco con voi” è una strategia che con mio figlio funziona abbastanza bene.
5) Favorire il gioco indipendente
Stimolare i bambini a giocare da soli permette di guadagnare momenti di concentrazione. Preparate in anticipo giochi educativi, puzzle o libri per intrattenerli.
Ma attenzione: non è tutto rose e fiori! Una volta, ho dato a Tommaso la plastilina per tenerlo occupato durante una riunione e quando ho finito ho trovato plastilina ovunque… e un bel disegno artistico sui muri.
Quindi, occhio agli “effetti collaterali” del gioco autonomo!
6) Sfruttare i momenti di riposo dei bambini
I pisolini o i momenti di tranquillità sono il momento migliore per svolgere le attività più complesse o che richiedono concentrazione.
Per me, questi momenti sono fondamentali per creare video, gestire analisi o aggiornarmi sulle novità nel campo del web marketing. Ma niente lavori per i clienti, quelli li faccio solo quando i bambini sono fuori casa o c’è qualcun altro che si può prendere cura di loro.
7) Comunicare apertamente con i clienti
Essere chiari con i clienti sugli orari di disponibilità evita malintesi e frustrazioni. Io lo dico sempre: sono una professionista, ma anche una mamma.
La maggior parte dei miei clienti lo capisce, anzi, molti quando recensisco strutture turistiche mi invitano direttamente con tutta la famiglia! Non bisogna avere paura di essere trasparenti: se si lavora con serietà e rispetto delle scadenze, non sarà un problema.
8) Pianificare le pause per l’allattamento
L’allattamento esclusivo richiede tantissime ore (circa 1.100-1.200 ore all’anno!), quindi serve una strategia per conciliarlo con il lavoro.
Io utilizzo il tempo dell’allattamento per aggiornarmi, scrivere articoli o fare ricerche. Ad esempio, in questo momento sto allattando Aurora mentre scrivo questo articolo. Tuttavia, evito di lavorare su progetti importanti in questi momenti, perché serve troppa concentrazione.
9) Essere flessibili e adattarsi alle circostanze
Alcuni giorni andranno benissimo, altri saranno un disastro. Accettare questa realtà aiuta a ridurre lo stress.
Anche le faccende domestiche possono diventare un problema: lavorare da casa non significa poter fare tutto. Se possibile, delegate alcune attività al partner o a una persona esterna. Non siamo inarrestabili, e non dobbiamo sentirci in colpa se non riusciamo a fare tutto! Questo lo dico ora, ma ho impiegato diversi anni prima di capirlo. Per questo non penso sia scontato.
Spesso, ho lavorato anche di notte, soprattutto quando Tommaso era piccolo e avevo scadenze urgenti. Ora, con Aurora, evito perché la notte mi sveglio già mille volte, ma non escludo che capiterà di nuovo.
Non è un consiglio, ma una realtà che molte mamme freelance vivono!
Lavorare da casa con figli piccoli è complicato, ma non impossibile. Servono organizzazione, flessibilità e tanto spirito di adattamento.
Se anche tu sei una mamma freelance o fai smart working con bambini, condividi la tua esperienza nei commenti! Hai qualche strategia che ti aiuta a lavorare meglio? Ti riconosci in queste situazioni?
Se ti interessa questo argomento, seguimi nella mia nuova rubrica “Maternità e Lavoro”, dove racconto la mia esperienza di mamma con partita IVA e condivido consigli pratici. Ti consiglio di leggere anche il mio primo articolo sulla maternità e carriera cliccando qua!
Chi sono?
Mi chiamo Eleonora Martis, sono una consulente di web marketing per il turismo e una mamma di due bambini. Sul mio blog e sui social parlo di viaggi, web marketing e conciliazione tra maternità e lavoro. Se vuoi restare aggiornata, seguimi su Instagram e Facebook!
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